Mentre centinaia di colleghi in queste ore scelgono di non recarsi alle urne RSU in segno di protesta contro l’inaccettabile e vergognoso appiattimento a danno dei Funzionari laureati, il Coordinamento lancia una nuova iniziativa destinata a fare scalpore, anche a livello mediatico: la restituzione simbolica delle lauree e dei titoli. Destinatari il Presidente del Consiglio Draghi, il Ministro per la PA Brunetta e il Presidente dell’Aran Naddeo.
Lapalissiane le motivazioni che vengono riportate nel modulo individuale attraverso il quale restituiamo simbolicamente le nostre lauree e che chiediamo a ciascuno di voi di compilare. Eccole:
- considerato che dalla firma del nuovo contratto, in atto al vaglio della Corte dei Conti, tutti gli appartenenti all’Area Terza verranno inquadrati nell’unica figura di Funzionario.
- visto che, secondo il dettato di cui all’art. 13 comma 2 del CCNL FC 2019-2021FC “…All’interno dell’Area si ha equivalenza e fungibilità delle mansioni ed esigibilità delle stesse…”, tutti gli appartenenti della Terza Area potranno svolgere le stesse mansioni senza alcuna differenziazione.
- visto che, per quanto sopra citato, non sarà possibile alla Contrattazione Integrativa apportare modifiche al quadro normativo illustrato.
- considerato che la laurea magistrale/specialistica specifica fino all’entrata in vigore del contratto collettivo in parola, costituisce titolo necessario per ricoprire profili professionali e livelli di responsabilità attribuibili, dalla firma definitiva, anche a personale proveniente dall’Area Seconda non munito di laurea (art.18 comma 6 CCNL FC 2019-2021) ….
“Eh, ma un Direttore avrà uno stipendio più alto di un ex Assistente. E con la laurea si potrà concorrere alla fascia retributiva più alta“. Appunto, ecco la sublimazione dell’estrema forzatura a tutti i costi, pur di appiattire, e dalla quale scaturisce la domanda delle domande: sulla scorta di quale principio logico, essendo tutti Funzionari equivalenti e fungibili, ci dovrebbero essere disparità di trattamento economico?
Se la stessa prestazione lavorativa può essere resa dal giovane laureato appena assunto così come dall’ex assistente senza laurea promosso Funzionario o dal Direttore plurititolato, la risposta è…NESSUNO. La retribuzione rimane quella che è sol perché non possono variarla ma state certi che se fosse stato possibile, un modo per livellare anche quella, temiamo al ribasso, l’avrebbero trovato.
Ergo, questo contratto ha effettivamente sancito l’inutilità dei titoli. E allora restituiamoli.
Una provocazione forte. Una di quelle iniziative che siamo abituati a veder assumere ai Dirigenti. Gente coesa come una pigna. Gente che ha il senso dell’appartenenza. Certamente non ad impiegati che questo senso non l’hanno mai avuto, soverchiato da individualità devastanti per loro e per l’intera categoria di personale con laurea magistrale o specialistica specifica.
E allora ribaltiamo il tavolo. Costruiamocelo questo senso di appartenenza. Restituiamo, simbolicamente attraverso la dichiarazione qui sotto lauree e titoli che hanno voluto calpestare. Con la complicità dei Sindacati che in queste ore ci stanno chiedendo il voto.
E’ bene sempre ricordarlo: ogni nostra azione è improntata a tutelare tutta la categoria. Dal Funzionario appena assunto con i concorsi RIPAM al Direttore che sta per andare in pensione. Il riconoscimento dei titoli per la progressione professionale è un diritto che non può essere intaccato da nessuna logica. Neanche dalla più bieca che stiamo vedendo in azione adesso.
Vogliamo arrivare alla Vice-Dirigenza? E allora iniziamo a conquistarcela.
Infine una risposta ai colleghi che non hanno mai fatto nulla per la causa comune, continuano a non fare nulla e scuotono il capo lamentando il ritardo di queste nostre iniziative stante l’ineluttabilità della firma definitiva del Contratto che ci annienta.
A parte che il CCNL, comunque ancora non firmato, è scaduto il 31.12.2021 e che quindi il nuovo, da discutere subito, potrebbe correggere le assurdità alle quali ci stiamo opponendo, esiste una soluzione praticabilissima ed immediata: l’istituzione per Decreto Legge di un’Area dei Direttivi sovraordinata a quella dei Funzionari (clicca qui per leggere l’articolo a questo proposito). Certo, non si tratta di conquiste ottenibili stando con il culo sulla sedia a leggere questi articoli, senza neanche un minimo di interazione come la partecipazione ad un’azione dimostrativa del genere impone. Per l’affermazione dei propri diritti, specie quando te li stanno scippando bisogna lottare, combattere. Perché se capiscono che ti sta bene tutto faranno di te “carne da cannone”. E ahinoi, nell’aria c’è un forte odore di bistecche.
Associati subito al Coordinamento.
Se il server del tuo Ufficio impedisce l’invio del modulo manda una mail con gli stessi dati a: funzionarifclaureati@gmail.com. Registreremo ugualmente la tua associazione.
Il versamento della quota una tantum volontaria per aiutarci a sostenere le spese puoi effettuarlo qui:
Vi dovreste solo vergognare, anzianità vuol dire professionalità acquisita sul campo, formando anche i laureati.
Per l’accesso dall’esterno basta il diploma e non la laurea.
Buonasera Sig. Zagaria. Se avesse avuto l’accortezza di leggere gli altri articoli avrebbe potuto accorgersi che la nostra linea politica è quella del “doppio binario” retributivo. Il primo implementa lo stipendio con scatti annuali automatici ogni tot anni di servizio in modo da non lasciare indietro chi non ha titoli. Il secondo, parallelo al primo, retribuisce quelle figure che in funzione dei titoli, oltre che dell’esperienza, vanno a svolgere mansioni direttive, di unità organiche o uffici. Per quanto riguarda la sua asserzione sul fatto che dovremmo vergognarci (non si sa perché) la sua veemenza per noi è un buon segno perché in molti temono che i Funzionari laureati rialzino la testa e rivendichino il proprio ruolo da direttivi. In questo Paese in cui il macellaio discerne di astrofisica e il fattorino di virologia, in effetti comprendiamo che possa apparire strano qualcuno che rivendichi il fatto che anni di studio e sacrifici qualche differenza la fanno. Ah, dimenticavamo per l’accesso dall’esterno nell’Area Terza è richiesta la laurea triennale. Ma se lasciamo fare ai Sindacati presto potrebbe persino avere ragione. Infatti combattiamo contro questo. Cordialità.