Qualche giorno fa il Presidente dell’Aran, Dott. Naddeo, ha lanciato attraverso un post su linkedin l’idea di un corso-concorso per l’accesso alla Quarta Area. Ecco il suo post:
Ora che l’area di elevata professionalità è stata introdotta dalla norma e dai nuovi contratti di lavoro del pubblico impiego, vogliamo valorizzarla? Le amministrazioni stanno realizzando una nuova organizzazione che preveda al suo interno posti per l’elevata professionalità?
Faccio queste domande perchè bisogna evitare che quest’area diventi un’ulteriore area che si aggiunge a quelle già previste, dove prima o poi ci arrivano tutti. Quindi non deve essere solo un area di arrivo della carriera del personale non dirigente, ma soprattutto un area di partenza per una carriera verso la dirigenza.
Per le funzioni centrali (Ministeri, Agenzie fiscali e enti pubblici non economici) si potrebbe pensare ad un corso-concorso annuale della SNA, simile a quello per dirigenti, fermo restando il 50% dei posti riservato alle selezioni dei funzionari interni in possesso del titolo di studio. Un corso-concorso per selezionare e formare i funzionari dell’amministrazione del futuro. Anzi a mio avviso la SNA dovrebbe diventare la scuola che prima recluta i funzionari e poi seleziona i dirigenti.
C’è un problema di risorse? Un sistema per finanziare queste posizioni potrebbe essere quello di ridurre posti vacanti in organico dei dirigenti di II fascia e con i risparmi finanziare le posizioni EP. Infatti ci sono molte amministrazioni che hanno posti vuoti di dirigenti di seconda fascia che non riescono a coprire, con conseguente proliferazione di interim.
Ricordo che le specifiche professionali riportate per l’accesso all’area delle elevate professionalità sono le seguenti:
• conoscenze altamente specialistiche;
• competenze adeguate ad affrontare, con elevata consapevolezza critica, problemi di notevole complessità;
• capacità di lavoro in autonomia accompagnata da un grado elevato di capacità gestionale, organizzativa, professionale atta a consentire lo svolgimento di attività di conduzione, coordinamento e gestione di funzioni organizzativamente articolate di significativa importanza e responsabilità e/o di funzioni ad elevato contenuto professionale e specialistico, implicanti anche attività progettuali, pianificatorie e di ricerca e sviluppo.
• responsabilità amministrative e di risultato, a diversi livelli, in ordine alle funzioni specialistiche e/o organizzative affidate, inclusa la responsabilità di unità organizzative; responsabilità amministrative derivanti dalle funzioni organizzate affidate e/o conseguenti ad espressa delega di funzioni da parte del dirigente in conformità agli ordinamenti delle amministrazioni.
Perciò un efficace reclutamento di queste competenze può essere utile per sostituire le troppe posizioni dirigenziali presenti nei Ministeri ed in altri enti (frutto di una crescita continua nel tempo del numero delle posizioni dirigenziali senza una reale necessità organizzativa) e al contempo dare ai giovani laureati la possibilità di entrare nella PA con un buon trattamento economico.
Un corso-concorso per queste figure darebbe un grande impulso ad un ridisegno dell’organizzazione di ciascuna amministrazione.
Il trattamento economico di una EP, secondo il nuovo contratto, può arrivare a 70 mila euro e con la soppressione di un posto da dirigente si possono finanziare due posizioni EP. Questo permetterebbe di ricostruire un’ordinamento con una struttura piramidale.
L’area per funzionari qualificati potrebbe, poi, essere utile per avere un serbatoio dove reclutare dirigenti che abbiano capacità manageriali e gestionali.
A voler fare un paragone con il calcio: prima di giocare in una squadra di serie A, bisogna passare dalle serie giovanili e dimostrare il proprio valore.
Nutriamo molta stima per il Dott. Naddeo ma non condividiamo la sua idea. In primis perchè riteniamo che le Elevate Professionalità siano già presenti tra i Funzionari Laureati con laurea magistrale/specialistica che noi andiamo a rappresentare. Alcuni sono stati assunti come futuri Dirigenti e poi umiliati, tanti sono stati formati proprio dalle Amministrazioni con i corsi per Direttori cui sono seguiti tesi e tirocini pratici. Altri hanno superato un concorso per Direttore che richiedeva oltre alla laurea magistrale specifica anche l’abilitazione all’esercizio della professione, tranne, una volta in servizio, richiedergli la cancellazione dall’albo. Tanti altri che pur non ricoprendo la mansione di Direttore posseggono titoli e capacità che nulla hanno da invidiare a più di un dirigente.
Come Sindacato Fenice nasciamo per contrastare una serie di paradossi, il più macroscopico dei quali è proprio questo: avere a disposizione un bacino di grande professionalità diffusa tra i Funzionari Laureati, con professionisti che reggono uffici o che comunque apportano in ogni struttura professionalità ed impegno e volerne premiare solo una infinitesima parte consentendogli l’accesso ad un’Area dalla retribuzione doppia rispetto a quella prevista per i Funzionari Laureati della Terza Area che invece si è scelto di svalorizzare comprimendoli tutti nella figura unica di Funzionario ed equiparandoli giuridicamente anche ai Funzionari senza laurea o con una laurea triennale, magari conseguita sostenendo solo sei esami grazie ad assurde convenzioni che più che incrementare il livello culturale dei Funzionari temiamo abbiano incrementato solo un vorticoso giro di denaro.
Una serie di scelte nefaste adottate in nome della logica del numero di tessere e di una volontà politica di creare una forza lavoro altamente qualificata ma massificata e sotto-pagata (non lo diciamo noi, lo raccontano i 70.000 euro previsti per un appartenente alla Quarta Area) hanno condotto ad una mortificazione e demotivazione dei Funzionari Laureati del Comparto Funzioni Centrali privati della possibilità di progredire nella propria Area e ai quali viene chiesto, magari dopo 30 anni di assunzioni di responsabilità a livello dirigenziale, retribuite con qualche temporaneo obolo, di tornare sui libri per affrontare un corso-concorso e di imparare una lingua straniera parlata e scritta fluentemente.
Noi non ci stiamo a dover pagare tutti le contraddizioni e le marce indietro dei decisori che una volta ingarbugliatisi nelle loro determinazioni hanno pensato bene di azzerare tutto e di ripartire da un’Area “aliena” voluta più per immettere professionisti esterni che per aumentare il livello di eccellenza nella PA.
E a proposito di eccellenza di cui tutti parlano, noi come Sindacato Fenice vogliamo capovolgere il paradigma certi, sicurissimi, che creare una Pubblica Amministrazione di eccellenza non significhi formare e retribuire eccellentemente solo un manipolo di Funzionari ma significa creare un’intera Area di eccellenza affinchè questa sia diffusa anche nell’angolo più remoto del Comparto Funzioni Centrali, retribuita sulla scorta dell’attuale parametro stipendiale previsto per la Quarta Area, nella quale inquadrare tutti i Funzionari Laureati con laurea magistrale/specialistica che comprenda al suo interno le figure di Funzionario Esperto, Direttore e Direttore di Elevata Professionalità con ri-attribuzione dei profili a chi già li possedeva perchè non si possono abolire diritti acquisiti.
Il primo beneficio di un’Area del genere si percepirebbe a livello motivazionale: sapere di entrare in un circuito professionale che consente potenzialmente di raggiungere, magari con il tempo, profili professionali sempre più elevati e retributivamente riconosciuti conferirebbe al Funzionario la sensazione che la sua laurea magistrale/specialistica e i suoi titoli. la sua esperienza e il suo impegno sono valorizzati dalla sua Amministrazione creando un circuito virtuoso tra orgoglio di appartenenza e maggiore predisposizione alla formazione continua. Un effetto non da poco sia per il giovane Funzionario che verrebbe invogliato a restare, anche a costo dei sacrifici richiesti ai fuori-sede, sia per il Funzionario con anni di servizio che si vedrebbe restituiti i suoi sacrifici.
La nostra impressione è che la P.A. stia andando a tentoni nonostante le dichiarazioni di facciata dei forum e dei convegni, ormai incartata in anni di compromessi ed utilitarismi che nulla hanno avuto a che fare con la reale esigenza di creare quella famosa eccellenza di cui sopra. Noi abbiamo una visione chiara la cui realizzazione apporterebbe benefici diffusi, sopratutto alla nostra Pubblica Amministrazione. A meno che per qualcuno non sia proprio questo il problema.
Sindacato Fenice
Vorrei ricordare che oltre al al titolo di studio richiesto per l’iscrizione
al sindacato Fenice molti di noi hanno conseguito masters
finanziati con soldi pubblici es.: INPS SNA ecc….
ai quali nessuno sta parlando di dare un riconoscimento.