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sindacati litigano sul nuovo contratto collettivo funzioni centrali 2019-2021

Parlano gli stracci che volano: sotto i tappeti c’è un sacco di polvere

Alla vigilia delle elezioni per il rinnovo delle RSU volano gli stracci tra Sindacati che non vedono l’ora di firmare il nuovo Contratto Collettivo Funzioni Centrali prima del voto RSU per cercare di raccattare più consensi possibili, giocandosi la carta della perequazione delle indennità di amministrazione previste dalla legge di stabilità del 2020 e legata, strategicamente, all’entrata in vigore di questo accordo. Un aumento modesto rispetto al galoppare dell’inflazione (leggi il nostro articolo Quella briciola spacciata per pagnotta) e che dovevamo avere già da parecchi mesi. Servirà a “coprire” meccanismi retributivi inaccettabili e un ordinamento professionale che completa un percorso di appiattimento verso il basso della Terza Area. O almeno, questa era la speranza visto che le cose stanno prendendo tutt’altra piega (o per meglio dire…piaga) perché tra i funzionari laureati, nonostante “lo zuccherino”, aumenta giornalmente il numero di coloro che trovano la pillola non ingoiabile e perché tra gli stessi Sindacati firmatari della pre-intesa iniziano a volare le accuse. Così succede che una sigla autonoma, firmataria, come tutte le sigle sindacali della Funzione Pubblica, ha appena denunciato con un comunicato la volontà dei Sindacati Confederali (CGIL, CISL e UIL), al tavolo con l’Aran, di aver voluto intenzionalmente lasciare vuota la Quarta Area depotenziandola volutamente, dopo averne cercato di contrastarne l’istituzione, per “timore di una presunta disarticolazione dell’attuale Terza Area“, appiattendo con intenzionalità verso il basso decine di migliaia di Funzionari che svolgono mansioni di responsabilità e che il Sindacato autonomo firmatario del comunicato avrebbe invece voluto nell’Area delle Elevate Professionalità.

Pronta la replica dei Confederali che ribattono con un sostanziale non è vero niente, …”l’ipotesi di contratto che attendiamo a breve di sottoscrivere in via definitiva offre concrete possibilità di sviluppo economico e professionale all’insieme delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto

Se a questo “botta e risposta” aggiungiamo la dichiarazione, qualche giorno fa, di un altro sindacato autonomo, il quale afferma di poter mettere “tutto a posto” con i contratti integrativi (leggi qui l’articolo: i gatti, le volpi e il coniglio morto estratto dal cilindro), il quadretto pre-elettorale risulta completo.

Tutto questo affanno per mandare qualche collega ad un paio di riunioni annue con i Dirigenti degli Uffici per discutere di cose peraltro già calate dall’alto? Macché. Tutto questo sbattimento perché dai voti delle RSU, lo ribadiremo fino alla nausea, dipendono rappresentatività sui tavoli nazionali di contrattazione e distacchi sindacali.

Ma torniamo alle botte e alle risposte a suon di comunicati. Ciascuno di essi contiene dichiarazioni che letteralmente si frantumano davanti alla realtà del nero sul bianco del contratto. Un contratto che gli stessi Sindacati che si azzannano tra di loro in realtà, come detto sopra, non vedono l’ora di firmare. (Leggi: Il nuovo contratto e l’appiattimento Professionale nella Terza Area. Cui prodest?).

Ci possono essere tante verità ma nessuna è più inconfutabile, incontrovertibile ed innegabile di quella rappresentata dalla realtà. L’accesso nella Quarta Area di decine di migliaia di Funzionari immaginata dal Sindacato autonomo di cui all’inizio di questo articolo, è un’ipotesi che contiene la certezza dell’irrealizzabilità stante i costi proibitivi per le amministrazioni le quali dovranno sopportarne le spese e considerata la volontà dei sindacati che verosimilmente sceglieranno di utilizzare quegli stessi denari per riqualificare dieci operatori o assistenti al posto di un funzionario (leggi l’articolo Gli assistenti senza laurea diventeranno funzionari. E la Quarta area resterà un miraggio per tantissimi).

Ed è per questo stesso motivo che la risposta dei Confederali …”l’ipotesi di contratto che attendiamo a breve di sottoscrivere in via definitiva offre concrete possibilità di sviluppo economico e professionale” è assolutamente veritiera, ma solo se riferita ad Operatori ed Assistenti, per i quali ovviamente gioiamo perché molti di loro sono “al palo” da decenni. Non risponde affatto a verità invece per le decine di migliaia di Funzionari con laurea magistrale/specialistica, direttivi, ex direttivi e non direttivi che non potranno accedere alla Quarta Area e che saranno equiparati, nelle mansioni, a quegli assistenti che godranno della promozione alla qualifica di Funzionario anche con il solo diploma. (Leggi il nostro articolo Il Sindacato non rappresenta più i laureati specifici del Comparto Funzioni Centrali).

Funzionari laureati massificati e senza prospettiva alcuna di sviluppo professionale i cui titoli, conseguiti coi sacrifici degli interessati e dei genitori, vengono oltraggiati. Ripagati con misere riqualificazioni economiche, così come gli importi delle posizioni organizzative, irrisori per le responsabilità assunte. Una volontà inaccettabile di appiattire la Terza Area eliminando Direttori e Funzionari Esperti. Una volontà chiara da parte di chi, invece, quei profili li doveva difendere.

Così la realtà vera, contro la quale si infrangono le parole contenute nei comunicati sindacali che passano sopra le nostre teste, racconta che tutte le sigle Sindacali si apprestano a firmare un contratto collettivo per noi vergognoso nella parte dell’ordinamento professionale e nella parte economica. Lo faranno grazie alla rappresentatività che noi tutti Funzionari laureati dell’Area Terza abbiamo loro conferito con il nostro voto alle precedenti elezioni RSU. Un errore che non rifaremo il 5, 6 e 7 aprile. Non avrete il nostro voto.

Certo, ormai questo Contratto lo firmerete perché non vedete l’ora, nel timore che qualcosa possa andare storto e lo possa bloccare facendolo slittare a dopo le elezioni, “bruciando” così la carta elettorale degli arretrati, ma vi chiediamo già da adesso come Coordinamento Funzionari con laurea magistrale o specialistica specifica direttivi e non direttivi, di sedervi immediatamente al tavolo Aran per il nuovo contratto 2022-2024 per istituire tre nuovi profili professionali a retribuzioni crescenti nella Terza Area. O, in alternativa, una nuova area (così come previsto dal DECRETO-LEGGE 9 giugno 2021, n. 80 che lo consente “…in almeno tre aree“)  contenente i profili professionali di Funzionario Esperto e Direttore, lasciando la Terza per i Funzionari appena assunti e per gli assistenti che transiteranno nel ruolo dei Funzionari). In entrambe le alternative con sbocco naturale, in fase di prima applicazione, di quante più unità possibili, compatibilmente con le dotazione finanziarie reperibili, di apicali e di Funzionari che ricoprono ruoli direttivi o di elevata responsabilità nell’Area delle Elevate Professionalità, anche ricorrendo ai fondi del PNRR.

Vi chiediamo tutto questo negandovi il nostro voto alle RSU, senza la nostra delega per rappresentarci. Avrete i numeri che vi daranno Ausiliari, Operatori e Assistenti. Sulla scorta di quelli dovrete sistemare i danni arrecateci.

Ribadiamo la nostra visione secondo la quale è prioritario su tutto restituire una dignità alla Terza Area considerate le fortissime criticità che impediranno la sistemazione di tutti quelli che ne avrebbero diritto nella Quarta.

Qualora continuaste in questa assurda e mortificante politica dell’appiattimento nella Terza Area, valuteremo la costituzione di un sindacato ad hoc che rappresenti esclusivamente gli interessi della nostra categoria in tutto il Comparto Funzioni Centrali. Siamo tanti. E molti in fase di risveglio da quel sonno che vi ha consentito di fare quello che avete voluto. O meglio, quello che più vi è convenuto.

#rsu2022ioNONvoto

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