La Quarta Area resterà vuota in molti Ministeri ed Enti. Non solo voci ufficiose sempre più numerose, provenienti dalle stanze del potere sindacale ma inevitabile epilogo di un pragmatismo schiacciante: non ci sono i soldi e quelli che ci sono verranno impiegati per assumere Operatori, Assistenti e nuovi Funzionari visto che la situazione negli Uffici è al collasso, nel senso letterale, a causa di un blocco del turn-over da fuori di testa con il quale ora sono costretti a fare i conti sia le Amministrazioni che i Sindacati.
Cassandre dalla vittoria facile l’abbiamo scritto in quasi ogni articolo, a partire dal testo della petizione le cui firme abbiamo spedito a tutti i decisori dell’irricevibile appiattimento della Terza Area. Ci dispiace per chi ci ha creduto. Per chi, credendosi furbo/a, è persino andato/a da chi gli ha tolto lo status e le mansioni di Direttore sperando di “contrattare” il suo accesso privilegiato nella Quarta Area.
Il “carnefice” ha chiesto voti alle RSU ed iscrizioni sindacali. E i furbi sono andati a votare. E i furbi ora hanno una tessera sindacale in tasca, plastificato emblema di una beffa tutta da ridere. Se non fosse che tali furbi, con la predisposizione professional-genetica ad essere trombati n volte, sottraggono forze alle sacrosante rivendicazioni dell’intera categoria dei laureati specifici e iper specializzati della Terza Area. Già, perché considerato che tale rara specie di pluri-allocchi disgrega lo sdegno, facendo esattamente il gioco del decisore Sindacale, c’è solo da piangere.
E quindi, dicevamo, la Quarta Area rimarrà in molte realtà ad esclusivo appannaggio dei professionisti esterni che secondo il progetto del Ministro Brunetta saranno i protagonisti della realizzazione dei progetti previsti dal PNRR. Liberi di non crederci. Liberi di pensare che state leggendo solo delle fandonie. Vi diamo appuntamento su queste pagine tra sette/otto mesi. E si accettano scommesse, sotto forma di colazioni al bar, naturalmente.
Un illusionismo quello della Quarta Area degno dei più grandi numeri del Mago Copperfield che il decisore Sindacale, mostrando una non comune prontezza (sono bravi, bisogna riconoscerlo), ha saputo trasformare da elemento inviso a improbabilissima promessa per annichilire il disgusto causato dall’appiattimento della Terza Area. Parlando con un collega del nostro Coordinamento, uno di quelli realmente bravi che ha rappresentato la sua Amministrazione a Bruxelles, ai tavoli della Commissione Europea, riflettevamo su come l’aver perso la figura professionale del Direttore comporti anche un notevole danno d’immagine specie quando ci si trova in contesti prestigiosi accanto a personalità di un certo calibro. Direttore è diverso da Funzionario. Ci riflettessero tutti i colleghi che fanno spallucce pensando solo ai loro incarichi esterni. L’esterno ci guarda e ci valuta anche in base al ruolo che ricopriamo nella nostra Amministrazione.
Anche per questo amiamo, anzi adoriamo come si dice adesso, rivolgerci ai ragazzi. Ai neo-laureati, ai giovani Funzionari. Non fatevi rubare il futuro dal decisore Sindacale che con questo Contratto ha sancito il “tutti uguali” nella Terza Area. Avete diritto alla progressione professionale nella terza Area o in una nuova Area direttiva. La vostra, la nostra unica assicurazione contro una Quarta Area nata già preclusa.
Per questo vi stiamo esortando, in tutte le lingue del mondo e in ogni modo a combattere, ora, adesso, per rivendicare un’Area direttiva. Non è tardi. Lo sarà la prossima settimana.
C’è un sottobosco di associazioni di categoria nella Terza Area di Ministeri ed Enti che sta andando dalla parte sbagliata. O non sta andando da nessuna parte. Che non si sta opponendo a questo incredibile livellamento. Ubriacati dalle promesse che non vedranno mai luce, difendono singoli profili professionali secondo illogicità nefaste per gli interessi dell’intera categoria, dell’intera filiera dei Funzionari laureati specifici che noi invece chiamiamo a raccolta, a protestare fianco a fianco. L’obiettivo comune al momento deve essere uno solo: svegliarsi dal sogno rubato e ambire o mantenere una progressione professionale culminante con la figura apicale del Direttore. Uscite, come singoli, dal gioco di prestigio della Quarta Area e ribellatevi. Non crediate, e ve lo diciamo per esperienza di vita vissuta e di veleni ingoiati, che quando la contrattazione integrativa di ogni Ministero, di ogni Ente, non potrà far altro che istituire un’unica figura di Funzionario senza distinzione di titoli e di esperienze, che qualcuno potrà rimediare al sopruso subito. Saranno proteste inutili:
- i ricorsi all’Autorità Giudiziaria. Lunghissimi e dall’esito molto incerto considerato che c’è da mettere in discussione una legge (il contratto) con interessi in ballo enormi e pressioni altrettanto pesanti.
- le manifestazioni di piazza. Inutili e con costi importanti per il singolo. Al decisore queste forme di protesta scivolano come pioggia su una cerata perché sa che sono destinate a cadere nell’oblio dopo poche ore.
- le astensioni dal lavoro. Per una singola categoria, in questo caso i laureati specifici dell’Area Terza, non le organizzerebbe nessuno. Persino gli scioperi organizzati dalle Organizzazioni Sindacali ormai sono fallimentari.
Ecco perché invitiamo alla ribellione del singolo. Ognuno di noi che si senta danneggiato da questo incredibile livellamento previsto dal nuovo Contratto può mettere in atto una serie di azioni, a costo zero e con un sacrificio personale pressoché nullo. Questo Coordinamento, in questa prima fase di vita, sta diffondendo e supportando due diversi tipi di azione di ribellione: una formale e l’altra, decisamente più importante, sostanziale.
Le azioni formali, la firma della petizione, la restituzione simbolica delle lauree e le pec di trasmissione, hanno lo scopo di comunicare al decisore politico (Aran – Governo) e Sindacale il proprio disaccordo, il proprio NO, la propria protesta. Modalità per mostrare ai decisori che le azioni a i nostri danni non godono del nostro silenzio.
L’azione sostanziale. Rivolta al decisore Sindacale. Il Sindacato è l’unico interlocutore in grado di correggere l’abominio. Non possiamo incidere, come abbiamo visto sul decisore politico che, sostanzialmente, al di là delle eventuali dichiarazioni e prese di posizione propagandistico-elettorale, se ne fotterà dei nostri ricorsi, dei nostri scioperi, delle nostre manifestazioni di piazza. Ma possiamo fare leva su coloro che hanno firmato questo contratto (tutte le Organizzazioni Sindacali). Individualmente, singolarmente. Abbiamo iniziato togliendo loro rappresentatività non votandoli alle RSU. Chi ha votato si è reso complice del suo e del nostro declino.
Possiamo continuare ad agire. Sempre singolarmente, maturando una forma di ribellione individuale, silenziosamente deflagrante, a costo zero: restituiamo motivando la tessera sindacale se l’abbiamo, convinciamo il collega che è la cosa giusta da fare, se siamo rappresentanti RSU dissociamoci dalla sigla e dichiariamoci indipendenti, facciamo pressione sui sindacalisti presenti sul posto di lavoro protestando per il sopruso. Parliamone, esprimiamo in ogni dove le nostre ragioni. Una voce, due voci, cento voci. Migliaia di voci. Il decisore sindacale è l’unico obiettivo cui mirare.
Il nostro Coordinamento è nato per denunciare, aggregare, unire. Vi chiediamo di associarvi (gratuitamente) solo per contarci. Stiamo sostenendo le spese senza chiedere niente a nessuno. Anzi, ringraziamo di cuore l’unico collega del Ministero dell’Interno che ha versato spontaneamente una piccola somma che ci sta aiutando a pagare il programma di diffusione delle mail. Lo facciamo individualmente, singolarmente. Perché la singola goccia è in grado di bucare una roccia.
Però bisogna agire subito. Ciascuno dia il suo segnale immediatamente, appena avrà finito di leggere questo articolo. Non è tardi. E’ solo l’inizio. Nessuno può fermare il dissenso quando matura all’interno di singoli che si uniscono. Buona battaglia a tutti noi.
Il nostro Coordinamento è l’unico organo che in questo momento sta difendendo l’interesse dei Funzionari laureati specifici. Dagli forza associandoti gratuitamente e facendo sentire il tuo NO a questo nuovo Contratto.
Se il server del tuo Ufficio impedisce l’invio del modulo manda una mail con gli stessi dati a: funzionarifclaureati@gmail.com. Registreremo ugualmente la tua associazione.
Il versamento della quota una tantum volontaria per aiutarci a sostenere le spese puoi effettuarlo qui:
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